VINCITORI Premio Fumagalli-Cazzaniga 2015
ASSEGNAZIONE RICONOSCIMENTO IN MEMORIA
DELLA DOTT.SSA GRAZIELLA FUMAGALLI
E MADRE ERMINIA CAZZANIGA ANNO 2015
PROFILI VINCITORI:
► Padre Giordano Rigamonti
Missionario della Consolata, di Barzago, 77 anni, fu nominato sacerdote nel 1964. Nel 1967 inizia il suo impegno con l’associazione “Mani Tese” e segue la realizzazione, insieme alla Città di Torino, di un grande ospedale in Tanzania. Nel 1974 comincia la sua esperienza missionaria in Kenya, dove rimane fino al 1981. Nel 1982, richiamato in Italia come Direttore del Centro di Animazione Missionaria (CAM) dei Missionari della Consolata, inizia la sua attività di sensibilizzazione alla solidarietà e alla fratellanza, attività che continua tutt’oggi. I suoi più importanti progetti: appelli e messaggi di speranza, tramite esperti, su temi di grande attualità, quali la distruzione della foresta amazzonica in Brasile, la violenza della coca in Colombia ed in Italia, il dramma dell’AIDS in Africa. Molti sono i progetti educativi interculturali: approfondisce il tema degli indigeni degli Indios dell’Amazzonia brasiliana, i progetti di cooperazione in Kenya che hanno portato ad una reale sviluppo in una zona difficile del Nord del Kenya, offrendo alternative di sviluppo sostenibile, rispettoso dell’ambiente e della cultura dei popoli residenti nel territorio. Nell’anno in corso , Padre Giordano sostiene il progetto “Dalla Coca al cacao” in Colombia per il sostegno a coloro che vogliono convertire le coltivazioni di coca in modo da offrire un’alternativa alle loro famiglie, difendendone il diritto al cibo ed a una vita dignitosa. Pur avendo trascorso otto anni in missione, Padre Giordano ha speso e continua a spendere la sua vita per la missione e per i più poveri, in modo particolare per i giovani, riconoscendone il valore formativo e l’importanza del superamento delle barriere che poniamo di fronte all’altro, al diverso da noi.
Motivazione della Giuria: “Per la concretezza del suo operato, per la diffusione capillare dei suoi progetti accompagnati da uno spirito di ricerca del nuovo che rende il suo messaggio sempre attuale ed efficace. La sua idea di sostegno dei diritti delle persone più deboli e le spinte verso l’autodeterminazione dei popoli si concretizza nella volontà di costruire un mondo in cui la diversità culturale possa diventare una ricchezza e non un ostacolo”.
► Martina Villa
28 anni, di Casatenovo, laureata in Lettere. All’età di 16 anni comincia a frequentare l’O.M.G. locale che opera in America Latina. Nel 2008 parte per la sua prima esperienza di missione in Perù, con l’intento di incontrare le persone per le quali stava lavorando durante il suo tempo libero. Dal novembre del 2012 vive in Perù, a Piscobamba, un paese a 3300 metri di altezza, dove svolge attività di tipo educativo, religioso e sociale per i più poveri. Dall’agosto del 2015 Martina si trova a Seccha, una frazione di Piscobamba, a 3400 metri di altezza, raggiungibile solo attraverso una impervia strada sterrata. La popolazione locale, ha avuto da poco la corrente elettrica, vive in case di fango battuto, molte delle quali ancora con tetti di paglia. Qui Martina gestisce una scuola elementare. Grazie al suo intervento circa 120 bambini ricevono istruzione, materiale scolastico e un pranzo quotidiano.
Motivazione della Giuria: “Per la giovane età, la determinazione e la generosità che l’hanno spinta ad intraprendere con entusiasmo un progetto di istruzione, sostegno e sviluppo per garantire un futuro alternativo alle popolazioni rurali dell’impervia regione di Ancash”.
► Don Vittorio Ferrari
di Lomagna, 65 anni. Nel 1975 viene ordinato sacerdote. Inizialmente svolge il suo ministero a Como. Poi, nell’agosto del 1984 viene trasferito a Roma con l’incarico di responsabile del servizio liturgico nella Basilica di San Pietro. In questo periodo visita gli amici missionari in Brasile. Ad un anno dal suo ritorno in Italia, viene inviato a Parnaiba, nello stato del Piaui, nel nord – est del Brasile, per assumere la responsabilità del Seminario Minore Diocesano. Nel 1996, assumendo l’incarico di parroco di Parnaiba, svolge attività di evangelizzazione e di promozione sociale. La sua attività continua ancora oggi. In un paese dove secoli di indifferenza hanno portato a una situazione di abbandono e di povertà, la presenza della Chiesa e della Parrocchia guidata da Don Vittorio è stata ed è tutt’oggi il fattore determinante di un’azione rivolta al rispetto della persona, allo sviluppo dei diritti fondamentali, quali la casa, la salute, la salvaguardia della natura, la difesa delle tradizioni, delle forme di vita proprie di questo popolo. La sua attività si sviluppa in due orizzonti: l’evangelizzazione e la promozione umana; la sua azione è concentrata sulla creazione e la manutenzione delle strutture, quali, cappelle, aule, rete di distribuzione di acqua, sul sostegno di due centri di nutrizione, costruzione e di strutturaz11ione di case, per garantire alle famiglie migliori condizioni di vita. Negli ultimi anni sono state costruite più di 100 case, a cui si aggiungono le emergenze legate alle frequenti inondazioni, ed aiuti alimentari. La realizzazione di un ambulatorio per bambini a Parnaiba, in collaborazione con lì’Associazione “Ale.G.”, è un riferimento per la campagna contro la malnutrizione che la chiesa brasiliana ha lanciato, con distribuzione di alimenti ai bambini e per fornire informazioni igienico – sanitarie ed alimentari alle madri.
Motivazione della Giuria: “Per lo sviluppo di tutto il suo popolo, nella costante difesa e valorizzazione delle tradizioni locali, Don Vittorio opera con particolare attenzione alla crescita professionale ed educativa, alla salute, dei ragazzi, partendo proprio dalla valorizzazione del contesto formativo”.
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